Pubblicato da: blanconejo | 20 marzo 2010

Radio Primavera

 E non poteva mancare il post di Primavera, che magari tarda a farsi sentire, che è anche quello sulla Radio. Chi frequenta da tempo questo blog sa infatti che, proprio 115 Primavere or sono, Guglielmo Marconi lanciò da Pontecchio (BO) il suo primo segnale radio "s s s" in Morse. 
Guglielmo Marconi
Andatevi a vedere questo bel sito (V.), costruito in occasione dei 100 anni dal Nobel di quello che è il padre della Radio.  Credo che Radio e Telefono siano insieme le invenzioni che hanno cambiato di più il nostro modo di vivere e di concepire la distanza tra esseri umani. In questo villaggio globale, c’è chi le usa in un modo, chi in un altro. Chi impesta di trash e reality e chi la usa per trasmettere agli altri informazione con il valore aggiunto del proprio impegno sociale.

Io volevo raccontarvi di un uso della Radio che ha avuto luogo a Zeithain (V.), nel lager nazista (1943-1944)

Si trattava di un radio ricevitore AM a galena (un minerale antesignano dei moderni semiconduttori) costruita da un prigioniero per ricevere sia i bollettini delle operazioni militari tedesche, sia Radio Londra.

 

La Radio a Galena di Zeithainun breve estratto di Luca Airoldi l’ex cappellano che la utilizzava di nascosto :

"…Con le debite precauzioni, in seguito avemmo sempre le notizie del Comunicato tedesco sulle operazioni militari. E fu una grande fortuna per noi, anche se da principio non mi si credeva e mi si chiamava "radio scarpa"!.

Ogni giorno, dalle due alle tre pomeridiane, scomparivo dal campo e insieme al S. Ten. De Bernardinis, che conosceva alla perfezione il tedesco, mi recavo alla baracca-Cappella. Là, mentre detto sottotenente ascoltava e traduceva in italiano il bollettino di guerra, io di fuori facevo da palo perché nessuno si avvicinasse dei nostri, e quando appariva qualche tedesco, ne davo avviso all’Ufficiale, con un segno convenuto. Egli provvedeva a nascondere tutto.

Consegnavo poi il comunicato ai vari Comandi-ombra e ne avevo qualche sigaretta in cambio, o qualche pezzo di cioccolata per i miei malati. Molti, specialmente ufficiali, sospettavano ch’io avessi qualche aggeggio particolare simile a una radio, ma nessuno mai la vide all’infuori del Cap. Med. Moschini e del suo aiutante Cap. Corrado, del S. Ten. De Bernardinis che praticamente la usava, e di me che la tenevo sempre nascosta indosso. La mostrai a tutti solo dopo la liberazione e precisamente alla fine dell’Aprile 1945. Tutti vollero toccarla, baciarla!… e avrebbero voluto fare un monumento a quel piccolo apparecchio!… "       

A loro ha cambiato la vita.

E a voi?

Come cambia la vostra vita con la Radio ?

Buona Primavera !  


Risposte

  1. Non potrei vivere senza musica, che sia la radio in uff o il lettore mentre pedalo 🙂

  2. ascolto spesso la radio, prediligo pero’ quelle stazioni dove c’e’ poca pubblicita’

  3. Scusa l’anonimo sono io!Ciao!

  4.  Senza dubbio, la musica è fondamentale. E la Radio, quando non c’è troppa pubblicità, è una portatrice sana di musica e vitalità!Ciao!   


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