tempo di migrar

Questo recente sondaggio dell’Eurispes parla chiaro. Il 37,8% degli italiani sarebbero disposti ad andare a vivere all’estero. Più di un terzo. Le mete preferite sono : Spagna (14,2%), Francia (12%) e Inghilterra (9%), dove si recherebbe il 25% degli studenti intervistati. Sempre secondo l’Eurispes, il 25,4% degli Italiani indicano nella precarietà lavorativa la maggiore sfortuna dell’Italia. La prima motivazione riguarda quindi le opportunità di impiego, seguita dalla curiosità (22,9%), la ricerca di un vivace clima culturale (14,2%) e la creazione di maggiori opportunità per i figli (13,1%). Le altre possibilità (ossia l’altro 49,8%) sono state scelte pariteticamente tra:

• più libertà d’espressione 
• maggiore sicurezza
• minore costo della vita
• clima politico migliore
• contatto con la natura

In altre parole, qualità della vita, mica cazzi! Ora, siamo ben  distanti dai tempi dell’emigrazione dei secoli scorsi e dei due dopoguerra, con le valigie di cartone, a fare tanto di cappello ad una curiosa statua con una fiaccola in mano, simbolo delle speranze di una vita migliore, ma questo è ugualmente segno che il benessere che offre il Paese è sempre di meno. Hai voglia a cantare l’inno di Mameli, ad amare la bandiera, con i vari politici che inneggiano ai valori della Patria e dietro le quinte si fanno manicaretti di cazzi loro,  qui siamo molto più machiavellici : se non si trova qui, ce lo andiamo a cercare fuori, e parliamo di manodopera qualificata. Come dicono i Toscani: "O si tromba, o si fan le belle statuine"